MALATTIA PROFESSIONALE IN AUTOTRASPORTATORE
Con il Patronato INCA-CGIL di Reggio Emilia abbiamo sostenuto una vertenza in merito alla natura professionale delle lesioni per discopatie lombari in autotrasportatore.
Il Consulente tecnico nominato d’ufficio dal Giudice del Lavoro di Reggio Emilia si è così espresso: “confermo la mia stima di molto probabile concausalità efficiente di natura professionale sull’ernia discale L4-L5, ricollegabile ad una esposizione a vibrazioni trasmesse al corpo intero nella guida di camion di vecchi modelli in coesistenza di rilevante movimentazione manuale di gravi senza ausili”.
Lo stesso consulente d’ufficio ricorda nella propria relazione peritale che l’ernia discale collegata a vibrazioni trasmesse al corpo intero (lavorazioni svolte in modo non occasionale, con macchine che espongono a vibrazioni trasmesse al corpo intero: trattori, mietitrebbia, vendemmiatrice semovente, ecc) o a lavorazioni di movimentazione manuale di carichi svolte in modo non occasionale in assenza di ausili efficaci è tabellata nelle malattie professionali nell’agricoltura di cui al D.M. 9/04/2008. Ciò significa che, essendo la patologia denunciata prevista in tabella, non sarà più l’assicurato (il lavoratore) a dover dimostrare l’origine professionale della malattia, ma l’Istituto INAIL a dover fornire la prova contraria, dell’origine extraprofessionale di detta patologia. In denegata iptesi, si realizza una presunzione legale di origine professionale della malattia insorta a danno dell’assicurato.
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