TAR: TEST D’NGRESSO NELL’URNA SBAGLIATA – ESCLUSA DALLA FACOLTÀ VINCE IL RICORSO.
Con Sentenza n. 165/2025 il TAR Parma accoglie il ricorso presentato dal sottoscritto e dalla Collega Avv. Paola Soragni in merito all’illegittima esclusione dalla graduatoria di una aspirante studentessa della Facoltà di Medicina.
Succede infatti che lo scorso inverno la Studentessa si iscrive e partecipa alla prova concorsuale. Purtroppo, però, presa dall’ansia del momento, sbaglia ad inserire la propria prova nell’urna.
La Studentessa si trova così ad essere impossibilitata alla correzione del proprio compito, senza la quale e dunque, impossibilitata ad accedere all’ Università.
Le viene infatti risposto che avrebbe violato il principio dell’anonimato in quanto non attenendosi alle rigide regole della prova, l’inserimento del compito nell’urna sbagliata si configurava quale violazione del principio della par condicio tra i candidati.
In sostanza, il compito inserito nell’urna sbagliata, secondo l’Università e le normative così interpretate in maniera, sarebbe stato elemento tale da presumere che la candidata avesse “barato” sulla prova di ammissione.
Su Ricorso promosso negli stringenti termini che ci impone la Legge chiedemmo allora che la candidata fosse ammessa con riserva a frequentare l’Università in quanto il danno che la stessa avrebbe avuto nelle more della Sentenza avrebbe causato un grave pregiudizio per il percorso di Studi.
Il TAR PARMA lo scorso novembre accolse la domanda cautelare, imponendo la correzione del compito e, dunque, l’ammissione con riserva della Studentessa presso la Facoltà di medicina.
Settimana scorsa, in Udienza, si è quindi insistito nel Ricorso, affermando, come da altra Giurisprudenza in materia, che l’aver erroneamente inserito la busta nell’urna sbagliata non comportasse di per sé segno di riconoscimento, in quanto: a. Si sarebbe trattato di mero Ettore materiale; b. Non vi era prova della volontà “truffaldina” della candidata.
Con la Sentenza n. 165/2025 il TAR PARMA ha aderito alle tesi del Ricorso, così accogliendolo.
La nostra Assistita può ora frequentare l’Università di Medicina, con nostro augurio di diventare un grande Medico.
AVV. GIANLUIGI IEMBO
Visite: 45
Commenti recenti