LA CEDU SI E’ PRONUNCIATA SULLA TRANSAZIONE DELLE CAUSE PER RISARCIMENTO DA SANGUE INFETTO E VACCINI
La Cedu ieri 14 gennaio 2016 si è pronunciata sui ricorsi in merito alla transazione per il risarcimento dei danni da sangue infetto. Con tale sentenza la CEDU ha ritenuto equo liquidare ai 7000 danneggiati per sangue infetto la somma di euro 100.000 ciascuno, come proposto in corso di causa dal Ministero della Salute, con l’emanazione della Legge 144/2014. La CEDU infatti aveva richiesto allo Stato italiano di proporre un’equa riparazione del danno, come previsto dal Regolamento della Corte. Lo Stato, per evitare l’ennesima sanzione, tardivamente, ha presentato alla Corte la Legge 144/2014 con la proposta di 100.000 euro a danneggiato.
Grazie ai ricorsi presentati dinanzi la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, oggi lo Stato ha il termine ultimo del 31 dicembre 2017 per risarcire con l’equa riparazione tutti i danneggiati che abbiano avuto una causa pendente nel 2008 nei confronti del Ministero della Salute per danni da sangue infetto e vaccini, ed abbiamo presentato domanda di adesione alla transazione entro il 19 gennaio 2010. La Corte ha ritenuto equa tale proposta transattiva, ma ha ribadito che, se entro il 31 dicembre 2017 non saranno pagate tutte le somme di cui alla Legge 144/2014, a quel punto si proseguirà dinanzi alla stessa Corte.
Per quanto riguarda il mio studio, ci sono circa un’ottantina di reggiani interessati, alcuni di essi hanno già avuto il pagamento di detta somma; altri hanno sottoscritto tra novembre e dicembre scorsi l’accettazione della proposta transattiva ex legge 144/2014, ed attendono il pagamento; altri ancora aspettano la raccomandata con la proposta dei 100.000 euro.
Non tutti però sono disposti ad accettare una somma di 100.000 euro a fronte dei danni ingenti che li hanno colpiti, ritenendo tale importo una beffa per l’immensa perdita, come ad esempio, nel caso di decesso del congiunto per HIV in giovane età.
Avv. Paola Soragni
Gent.mo Avvocato nel ringraziarla per la puntuale informazione che lei propone attraverso il sito, sono a porle un quesito. Sono uno dei ricorsisti alla EDU al quale è stato riconosciuto il danno morale. Sono ancora in attesa di ricevere la scheda di adesione alla transazione. Mi vedrò pagato il danno morale che la EDU mi ha riconosciuto o con la firma del modulo transattivo di fatto ci rinuncio? Grazie per la sua puntuale e circostanziata risposta. Terenzio
Non ci rinuncia affatto. Può firmare trattandosi di due titoli differenti.
Buona giornata
Regione Lazio finalmente arrivano le prime lettere!
http://www.aslrmf.it/joomla/index.php/informazioni-dalla-asl/legge-21092-comunicazioni
postando il link troverete sia la determinazione della regione che la lettera della ASL che la modulistica di dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.
Prestate molta attenzione a questo modulo, diversamente da quanto previsto dalla regione Puglia e Veneto, non’è prevista la dichiarazione dei termini interruttivi della prescrizione.
Vale a dire che diversamente da Puglia e Veneto gli indennizzati del Lazio non avranno, anche se aventi diritto, riconosciuti gli arretrati ante 2002.
Forse è il caso di fare intervenire i propri avvocati.
Le determine della Puglia e del Veneto potete consultarle direttamente dall’art. dell’Avv. Cappellaro in calce.
Vorrei chiederle se io che ho contratto l’Epatite C con una trasfusione durante il taglio Cesareo, avendo presentato la domanda presso il tribunale dei malati nell’anno 2002 avendo contratto l’epatite dal 1983 ho ricevuto gli arretrati e prendo il bimestrale. Non ho presentato la domanda per gli arretrati della Transazione, perchè mai nessun medico mi ha dato delle informazioni riguardo tale problema e quindi è scaduto il termine per presentare la richiesta.Ma le sembra giusto, anche perchè mia figlia che ha 33 anni solo in questi anni mi ha detto che aveva paura di perdermi e che si sente in colpa . Quando andava a scuola e il prof. parlava di malattie del fegato, lei si tappava le orecchie. Dovevo chiedere i danni anche morali.Vorrei una risposta grazie
Salve Avvocato. Se non ci accetta l’equa riparazione beffa proposta dallo Stato é logico perseguire la richiesta di un importo maggiore attraverso ricorso al Tar, Cassazione e Strarburgo?
Grazie
Buona sera. Occorre valutare caso per caso per soppesare i pro e contro. Chieda al suo difensore per il suo caso di specie cosa ritiene giusto. Io purtroppo non conoscendo il suo caso non sono in grado di risponderle.
Sono un’indennizzata e grazie ad un’amica nel lontano 1992 presentai la domanda di risarcimento al tribunale dei malati.
Ho contattato l’ Epatite C nel 1983 durante il parto cesareo mi è stata fatta la trasfusione.Ho cominciato a fare tutti gli esami e poi nel 1998 ho fatto un anno di Interferone ma con scarsi risultati.
Nel 2002 ho affrontato l’altro tipo di interferone,la cura l’ho fatta per sei mesi e mezzo ma stando male perchè era troppo pesante.
A me, mai un dottore mi ha mai detto cosa fare per ricevere i danni che mi aveva procurato la malattia, tramite la trasfusione.. Tramite questo sito ho imparato, ma troppo tardi da presentare la domanda per danni morali e fisici.
Ad esempio dalla cura dell’interferone,l’ultimo, ho perso sia l’olfatto che il gusto..Ora: sono passati molti anni ..si può far qualcosa? Grazie Bertilaccio Teresa
Buonasera, se può contattarmi telefonicamente o inviare una mail, ho alcune domande specifiche da farLe, in modo che possa poi consigliarLa più correttamente.
Buongiorno avvocato, le scrivo per esporle il caso di mio padre morto per “epatocirrosi evoluta con carcinosi peritoneale” contratto a seguito di trasfusione di sangue infetto e a cui è stato riconosciuto l’ottava classe. Abbiamo aderito alla transazione, tuttavia è attualmente in corso il processo in Corte d’appello e a breve uscira’ la sentenza. E’ stato nominato un ctp per valutare l’entità del danno biologico e a suo avviso la morte è da attribuirsi interamente all’accaduto (100%). Tuttavia il ctu considerando altre patologie presenti, secondo la sua valutazione, ha valutato il danno biologico solo al 10%. Visto i pareri così discordanti temiamo che la sentenza possa essere sfavorevole e che il danno possa essere quantificato per un importo inferiore a quello concordato con la transazione pari a 100.000,00 euro.
Il quesito che vorrei porle è il seguente: visto che molto probabilmente la sentenza sarà emessa a breve e quindi prima che ci venga liquidato l’importo previsto dalla transazione, (che stando a quanto letto sul suo blog dovrebbe essere liquidato a partire dal mese di giugno), questo di fatto comporta il venire meno della transazione? Preciso che noi non abbiamo mai chiesto di volervi rinunciare. La ringrazio anticipatamente per la sua cortese risposta.
Distinti saluti.
Antonio SCIALPI
BUONGIORNO, MI SCUSI INTANTO PER IL RITARDO NELLA RISPOSTA. NON SO SE NEL FRATTEMPO HA Già OTTENUTO SENTENZA. COMUNQUE, SE VUOLE PUO’ INVIARMI LA CTU ALLA MIA POSTA ELETTRONICA IN MODO CHE IO POSSA ESAMINARE IN MODO DETTAGLIATO TUTTE LE ARGOMENTAZIONI.
SE IL DECESSO E’ AVVENUTO PER CIRROSI FANNO FATICA LE CONTROPARTI AD ATTRIBUIRE LA RESPONSABILITA’ AD ALTERE PATOLOGIE….
PER VALUTARE POI L’EVENTUALE OPPORTUNITA’ DI ADERIRE ALLA TRANSAZIONE (O FORSE INTENDEVA ALL’EQUA RIPARAZIONE) OCCORREREBBE VALUTARE GLI ALTRI REQUISITI FRA I QUALI LA PRESCRIZIONE. MA AVRA’ CORRETTAMENTE VALUTATO IN MERITO IL SUO LEGALE.
CORDIALMENTE